Peperomia polybotrya: pianta succulenta di origine tropicale

La peperomia polybotrya è una pianta da appartamento originaria dell’America meridionale, appartenente alla grande famiglia delle piante grasse o succulente. 

E’ una delle oltre duemila specie di peperomia (peperomia caperata, peperomia angulata, peperomia rotundifolia, peperomia columella e peperomia obtusifolia sono le più diffuse sul mercato, insieme alla polybotrya), a sua volta facente parte della famiglia delle piperaceae (dalle quali si ottengono numerose spezie usate in cucina). Pur appartenendo alla famiglia delle piperaceae, però, la peperomia non è commestibile.

La peperomia polybotrya, detta anche peperomia raindrop o coin leaf per la forma delle sue foglie (a goccia di pioggia o, anche, di moneta), è una pianta da appartamento che richiede poca luce e poca acqua, ma molta umidità ambientale.

PEPEROMIA POLYBOTRYA: DESCRIZIONE DELLA PIANTA

Questa peperomia è a tutti gli effetti una pianta grassa: ha una struttura molto semplice, con fusti eretti e poco ramificati, lisci, carnosi e poco o nulla lignificati.

Dai fusti partono i piccioli che portano grandi foglie verdi, di forma tonda o leggermente a cuore e di dimensioni notevoli: ogni foglia può superare i dieci centimetri di diametro, anche se decidiamo di coltivare a casa la peperomia polybotrya.

Il fiore della peperomia è molto particolare: in realtà sono tanti minuscoli fiori raccolti in una spiga bianca, una sorta di pennacchio floreale non molto bello da vedere e che non fa particolare profumo. Sono le foglie della peperomia il segreto della bellezza di questa pianta e non il fiore.

La forma della peperomia polybotrya è incredibilmente simile a quella della pilea peperomioides (detta anche pianta delle monete cinese) che, però, è una pianta completamente diversa e appartenente ad un’altra famiglia.

PEPEROMIA POLYBOTRYA: AMBIENTE IDEALE

Il bacino del fiume Huancabamba, in Perù, è uno dei probabili areali di distribuzione della peperomia polybotrya in natura.
Il bacino del fiume Huancabamba, in Perù, è uno dei probabili areali di distribuzione della peperomia polybotrya in natura.

A differenza da altre piante da appartamento la peperomia polybotrya, nonostante da qualche anno sia abbastanza ricercata sul mercato e proposta ormai in moltissimi vivai e negozi di piante, è una specie poco studiata in natura.

Trovare informazioni sull’habitat naturale di questa peperomia, come anche di altre specie di peperomia, non è semplice e le poche testimonianze che si trovano non sono recentissime.

Secondo il Dizionario di Scienze Naturali pubblicato a Strasburgo nel 1825, ad esempio, la peperomia polybotrya cresce spontaneamente in luoghi ombreggiati lungo le sponde del fiume Huancabamba che scorre tra le valli della Cordigliera delle Ande, in Perù.

Secondo il testo Exotic Plants Illustrated (del 1966), invece, la peperomia polybotrya proverrebbe dalla Colombia.

E’ probabile che abbiano ragione entrambi i testi, visto che i due areali descritti hanno entrambi caratteristiche molto simili. Per questo possiamo dire, senza grandi timori di smentite, che la peperomia polybotria è una pianta che in natura vive in luoghi molto umidi, non eccessivamente caldi e a riparo dai raggi diretti del sole.

COME COLTIVARE LA PEPEROMIA IN CASA

Per coltivare la peperomia polybotrya in casa bisogna cercare di replicare le condizioni naturali. Un po’ tutte le peperomia, non solo la polybotrya, si rivelano abbastanza robuste e tollerano facilmente anche condizioni non proprio ottimali.

Per questo sono molto amate come piante in vaso da interni. Quanto detto per la polybotrya, quindi, può essere replicato anche per molte altre delle 2.000 specie e cultivar di peperomia.

La temperatura ideale per la coltivazione della peperomia polybotrya è compresa tra i 25 e i 30 gradi centigradi, con una umidità elevata: anche oltre il 70-80%.

Tuttavia, come già detto, le peperomia sono piante abbastanza rustiche che si adattano a condizioni non ottimali. La temperatura può scendere anche sotto i 10 gradi (per brevi periodi) o salire ben oltre i 30 gradi (purché la pianta abbia abbondante umidità).

Come tutte le piante succulente, anche la peperomia teme il gelo: i fusti carnosi contengono moltissima acqua che, se la temperatura scende sotto lo zero, diventa ghiaccio distruggendo i vasi interni della pianta.

Quindi la peperomia può essere tenuta in balcone o in giardino per praticamente tutto l’anno al sud Italia, mentre in inverno deve essere portata all’interno nelle zone dove la temperatura si avvicina o scende sotto lo zero.

QUANTA LUCE VUOLE LA PEPEROMIA

La peperomia polybotrya, e molte altre peperomia, in natura popolano zone in mezz’ombra dove la luce disponibile è elevata, ma non diretta. Anche se coltiviamo in casa la peperomia dovremo replicare queste condizioni.

Se coltivata all’esterno la peperomia va posizionata in un luogo molto luminoso, ma lontano dai raggi diretti del sole: a differenza di altre piante grasse, infatti, la peperomia ha foglie che potrebbero bruciarsi se esposte direttamente ai raggi solari.

Se coltivata all’interno (cosa sconsigliata in Italia in estate, consigliata al nord in inverno) può essere posizionata di fronte a una finestra luminosa: i raggi solari in inverno difficilmente avranno la forza di bruciare le foglie della peperomia.

QUANTA ACQUA VUOLE LA PEPEROMIA

La peperomia cresce naturalmente in luoghi molto umidi, ma è pur sempre una pianta grassa. Quindi teme l’eccessiva irrigazione, che potrebbe causare il marciume radicale.

La quantità d’acqua va regolata in base alla temperatura di coltivazione e all’umidità ambientale. Se fa molto caldo, e l’aria è molto secca, la peperomia chiederà più acqua. L’acqua potrà essere fornita anche spruzzando le foglie, cosa che creerà un ambiente umido attorno alla pianta.

In inverno, quindi, quando la temperatura è fresca, si dovrà bagnare pochissimo questa pianta sia se la coltiviamo all’esterno sia se la facciamo crescere come pianta da appartamento (fatta eccezione nel caso che i riscaldamenti domestici siano accesi per molte ore al giorno).L

In estate, invece, potremo dare molta più acqua ma sempre stando attenti al marciume radicale. Una buona pratica è quella di fare asciugare la superficie del terriccio prima di dare nuovamente acqua. Una ottima regola è quella di utilizzare un terriccio molto drenante.

QUALE TERRICCIO VUOLE LA PEPEROMIA

Poiché la peperomia, similmente ad altre piante grasse, teme i ristagni idrici attorno alle radici, sarà fondamentale coltivarla in un terriccio molto leggero e drenante.

Un buon mix di terriccio universaletorba leggera e sabbia di fiume è più che sufficiente. Un terreno troppo compatto e pesante, invece, danneggerà la pianta perché non permetterà all’acqua di scorrere dall’alto verso il basso. Cioè verso il sottovaso, che deve essere staccato dal vaso tramite dell’argilla espansa o altro materiale, in modo che le radici della peperomia non siano sempre a contatto con l’acqua.

Poiché la peperomia ha radici piuttosto sottili non è consigliabile utilizzare il classico terriccio fai da te per piante da interno: a differenza di piante come il pothos, l’anthurium o la monstera deliciosa, infatti, la peperomia non si aggrappa con la stessa forza al terreno e un terriccio troppo grossolano la farebbe diventare instabile.

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