VERSO UN'ASSOCIAZIONE EUROPEA: "RECOBAT"
L'Associazione Europea dei Consorzi Batterie al Piombo Esauste
A Ricicla si sono riuniti i Consorzi Europei che operano nell'attività di
raccolta e recupero delle batterie al piombo esauste.
Nell'ambito del Convegno "La raccolta e il riciclaggio
delle batterie esauste. Un modello per i Paesi industrializzati e in via di
sviluppo." promosso dal COBAT in collaborazione con Ricicla, il Presidente del
Consorzio, Giancarlo Morandi, ha gettato le fondamenta per RECOBAT - Recycling
European COnsortia BATteries, un'associazione senza fini di lucro, che unisca
tutti i Consorzi di Paesi dell'Unione Europea operanti in via volontaria od
obbligatoria nell'attività della raccolta e recupero degli accumulatori al
piombo esausti.
RECOBAT, che avrà come obiettivo la ricerca di un'efficace soluzione al problema
delle batterie esauste, dovrà occuparsi delle attività dei Consorzi, ne
confronterà i sistemi operativi ed i risultati di raccolta, e collaborerà con
Enti e Organismi europei al fine di promuovere il modello consortile come
strumento di tutela della salute e dell'ambiente, spendibile sia negli altri
Paesi industrializzati che in quelli in via di sviluppo.
A Rimini si è fatto dunque il punto della situazione internazionale sul recupero
e lo smaltimento delle batterie al piombo esauste. Nel corso dell'incontro si
sono confrontati esperti e rappresentanti di Consorzi e Istituzioni italiane ed
europee, imprese produttrici di batterie e aziende industriali del riciclo di
piombo secondario.
Il Convegno è stato un momento di dibattito e di scambio di esperienze per
comparare le legislazioni prodotte dai singoli Stati membri dell'UE e gli
obiettivi di raccolta nelle sacche residuali. Oltre all'Italia, anche Svezia,
Norvegia, Austria e Danimarca hanno adottato sistemi consortili che coinvolgono
tutti gli operatori del settore (produttori, importatori,
artigiani-installatori, raccoglitori e riciclatori).
L'Italia, grazie al COBAT, può vantare quattro primati nel recupero delle
batterie al piombo esauste:· la più grande quantità assoluta di batterie
recuperate: solo nel 2001 ne sono state raccolte circa 183.000 tonnellate, con
un incremento pari al 3,4% rispetto al 2000;· un alto tasso di recupero sulle
batterie d'avviamento, pari al 96% sull'immesso al consumo; un'elevata raccolta
pro-capite: superiore ai 3 kg/abitante;il più basso sovrapprezzo (fissato per
legge) sulla vendita delle batterie nuove: solo 83 centesimi di euro su una
media batteria d'avviamento.
In Europa, nel corso del 2001, i Paesi, che si avvalgono di un sistema
consortile, hanno raccolto e avviato al riciclaggio le seguenti quantità di
accumulatori:· la Svezia, con RETURBATT A.B., 32.052 tonnellate pari al 95%
dell'immesso sul mercato; · l'Austria, con UFS Startebatterien Gesmbh, 21.649
ton, pari al 90-95%;· la Danimarca, con RETURBAT D.K., 16.000 ton, pari a quasi
il 100%;· la Norvegia, con BATTERIRETUR, 14.263 tonnellate pari al 95,4%.
«In Europa la problematica della raccolta e del corretto smaltimento degli
accumulatori al piombo acido è stata oggetto, nel marzo del 1991, di una
Direttiva Comunitaria, che vuole creare un quadro legislativo uniforme nei Paesi
membri, evitare potenziali distorsioni della concorrenza, ostacoli agli scambi
comunitari e garantire adeguati standard di sicurezza e di qualità ambientale -
dichiara Giancarlo Morandi, presidente del COBAT - La nascita di RECOBAT è un
importante punto di partenza per la creazione di una politica e di un
comportamento europeo uniforme nella lotta alla salvaguardia dell'ambiente».
Ufficio Stampa Hill&Knowlton per il Cobat
Alessia Calvanese, Andrea Pietrarota - tel 3355640825
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